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laudi e preghiere Fra Paolo Canali.pdf
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Diamo tempo alla preghiera.

Noi sappiamo che il tesoro del cristiano non è sulla terra, ma in cielo.

Il nostro pensiero quindi dobbiamo volgerlo dov’è il nostro tesoro.

Questo deve essere il vero compito di ogni uomo: pregare per saper amare.

Pregando e amando, l’uomo trova la sua vera felicità sulla terra. La preghiera è unione con Dio. Quando l’uomo è libero e unito a Dio, prova una grande soavità interiore che lo inebria di gioia, ed è protetto e guidato da una misteriosa luce che lo circonda misteriosamente. In questa intima unione, Dio e l’anima sono totalmente uniti che nessuno potrà mai separarli. Quanto è bella questa unione tra Dio e la sua creatura. E’ una felicità che non ci è possibile comprendere. Nella nostra indegnità di pregare, Dio ci ha permesso di parlare con lui, e la nostra preghiera è incenso a lui gradito. Anche se il nostro cuore è piccolo, la preghiera lo dilata e lo rende capace di amare Dio e quindi i fratelli. Con la preghiera pregustiamo il cielo e sentiamo come qualcosa che discende a noi dal paradiso, non ci lascia mai senza dolcezza. Attraverso la preghiera i dolori si sciolgono come neve al sole. Il tempo scorre velocemente e arreca felicità all’uomo che non avverte più la sua lunghezza e stanchezza. Leggiamo nella vita dei santi persone che si sprofondavano nella preghiera, perché tutte dedite al Signore, nel loro cuore non c’era alcuna divisione e parlavano con lui come noi ci parliamo gli uni agli altri.

Ora noi quando ci mettiamo in preghiera spesso non sappiamo cosa dobbiamo fare o domandare. Ma ogni volta che ci rechiamo da qualcuno, sappiamo bene perché ci andiamo. Non dobbiamo aver fretta davanti al Signore, ogni volta che veniamo ad adorare il Signore, otterremmo tutto quello che domandiamo, se preghiamo con fede viva e con un cuore libero dal peccato.

Gesù è maestro di preghiera: si ritirava in luoghi deserti per contemplare la parola di Dio.