NOVENA DELL’IMMACOLATA
L’Incarnazione di Gesù e tutta l’opera della Redenzione sono avvenuti nella nostra storia grazie al SI di Maria. L’importanza e la serietà di questo Si di Maria, invita anche noi a fare un bilancio sincero dei nostri si e dei nostri no, delle conseguenze e degli effetti di gioia e di sterilità che hanno prodotto e producono nella nostra storia, dove prendiamo sempre più coscienza che ogni “opera di Dio” resta sospesa all’adesione del nostro cuore e della nostra vita. Il si di Maria, sostiene, dà luce e forza ad ogni si dell’uomo e premette a Dio di fare “grandi cose” in ciascuno. Le riflessioni che vengono proposte per questi giorni di novena ci presentano Maria, perché rimanga vicina al nostro cammino, alle nostre scelte, a quei passi talvolta insicuri, talvolta più decisi di conversione a Cristo, ai piccoli o grandi si che ripetiamo ogni giorno. Da quando si mise in viaggio «verso la montagna» (verso Ain Karem), fino al Golgota, fino al crepuscolo dell'ascensione... Maria, è icona di ogni uomo che vuole camminare al fianco di Cristo.
29 novembre: MARIA, DONNA INNAMORATA
Al sesto mese Dio mandò l'angelo Gabriele in una città della Galilea chiamata Nazareth, ad una vergine sposa di un uomo di nome Giuseppe della casa di Davide: il nome della vergine era Maria. Entrò da lei e le disse: «Salve, piena di grazia, il Signore è con te». (Lc 1,26-28)
Riflessione
I love you. Je t’aime. Te quiero. Ich liebe Dich. Ti voglio bene, insomma. Non so se ai tempi di Maria si adoperassero gli stessi messaggi d’amore, teneri come giaculatorie e rapidi come graffiti, che i ragazzi e le ragazze di oggi incidono furtivamente sul libro di storia o sugli zaini colorati dei loro compagni di scuola. Anche Maria ha sperimentato quella stagione splendida dell’esistenza, fatta di stupori e di lacrime, di trasalimenti e di dubbi, di tenerezza e di trepidazione … Santa Maria, donna innamorata, se è vero, come canta la liturgia, che tu sei la «Madre dell’amore», accoglici alla tua scuola. Insegnaci ad amare . È un’arte difficile che si impara lentamente. Perché si tratta di liberare la brace, senza spegnerla, da tante stratificazioni di cenere.
Tre Ave Maria
30 novembre: MARIA, DONNA DELL’ATTESA
«Salve, piena di grazia, il Signore è con te». Per tali parole ella rimase turbata e si domandava che cosa significasse un tale saluto. Ma l'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai nel grembo e darai alla luce un figlio. Lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre, e regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà mai fine». (Lc1, 28b-33)
Riflessione
Attendere: ovvero sperimentare il gusto di vivere. Hanno detto addirittura che la santità di una persona si commisura allo spessore delle sue attese. Forse è vero. Se è così, bisogna concludere che Maria è la più santa delle creature proprio perché tutta la sua vita appare cadenzata dai ritmi gioiosi di chi aspetta qualcuno. Maria, vergine dell’attesa, donaci un’anima vigilante. Se oggi non sappiamo più attendere, è perché siamo a corto di speranza. Di fronte ai cambi della storia, facci capire che non bisogna accogliere: bisogna attendere. Accogliere talvolta è segno di rassegnazione. Attendere è sempre segno di speranza. E il Signore che viene, Vergine dell’avvento, ci trovi con la lampada in mano.
Tre Ave Maria
1 dicembre: MARIA, DONNA ACCOGLIENTE
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché io non conosco uomo?». L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo scenderà sopra di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra; perciò quello che nascerà sarà chiamato santo, Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia, e lei che era ritenuta sterile è già al sesto mese; nessuna cosa infatti è impossibile a Dio». Disse allora Maria: «Ecco la serva del Signore; si faccia di me come hai detto tu». E l'angelo si allontanò da lei. (Lc 1,34-38)
Riflessione
Lo sappiamo è la paura del nuovo a renderci spesso inospitali nei confronti del Signore che viene. I cambiamenti ci danno fastidio. E siccome lui scombina sempre i nostri pensieri, mette in discussione i nostri programmi e manda in crisi le nostre certezze, ogni volta che sentiamo i suoi passi, evitiamo di incontrarlo. Santa Maria, donna accogliente, aiutaci ad accogliere la Parola nell’intimo del cuore. A capire, cioè, come hai saputo fare tu, le irruzioni di Dio nella nostra vita. Facci comprendere che Dio, se ci guasta i progetti, non ci rovina la festa; se disturba i nostri sonni, non ci toglie la Atteggiamento: pace.
Tre Ave Maria
2 dicembre: MARIA, DONNA IN CAMMINO
In quei giorni Maria, messasi in viaggio, si recò in fretta verso la regione montagnosa, in una città di Giuda. Entrò nella casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Ed ecco che, appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, le balzò in seno il bambino. Elisabetta fu ricolma di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno”. (Lc 1,39-42)
Riflessione
È lei che decide di muoversi per prima: non viene sollecitata da nessuno. È lei che s’inventa questo viaggio: non riceve suggerimenti dall’esterno. È lei che si risolve a fare il primo passo: non attende che siano gli altri a prendere l’iniziativa. Dall’accenno discretissimo dell’angelo ha avuto la percezione che la sua parente doveva trovarsi in serie difficoltà. Perciò, senza frapporre indugi e senza stare a chiedersi se toccava a lei o meno dare inizio alla partita, ha fatto bagagli, e via! Su per i monti di Giudea. “In fretta”, per giunta. O, come traduce qualcuno, “con preoccupazione”. Ci sono tutti gli elementi per leggere, attraverso questi rapidi spiragli verbali, lo stile intraprendente di Maria. Senza invadenze.
Tre Ave Maria
3 dicembre: MARIA, DONNA DEL PRIMO PASSO
«Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno. Ma perché mi accade questo, che venga da me la madre del mio Signore? Ecco, infatti, che appena il suono del tuo saluto è giunto alle mie orecchie, il bambino m'è balzato in seno per la gioia. E benedetta colei che ha creduto al compimento di ciò che le è stato detto dal Signore» (Lc 1,42-45)
Riflessione
Santa Maria, donna del primo passo, chi sa quante volte nella tua vita terrena avrai stupito la gente per aver sempre anticipato tutti gli altri agli appuntamenti del perdono. Chi sa con quale tenerezza, nella notte del tradimento, ti sei “alzata” per raccogliere nel tuo mantello il pianto amaro di Pietro. Donaci, ti preghiamo, la forza di partire per primi ogni volta che c’è da dare il perdono. Rendici, come te, esperti del primo passo. Non farci rimandare a domani un incontro di pace che possiamo concludere oggi. Brucia le nostre indecisioni. Distoglici dalle nostre calcolate perplessità. Liberaci dalla tristezza del nostro estenuante attendismo. E aiutaci perché nessuno di noi faccia stare il fratello sulla brace, ripetendo con disprezzo: tocca a lui muoversi per primo!
Tre Ave Maria
4 dicembre: MARIA, DONNA DI PARTE
E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore perché ha considerato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose m'ha fatto il Potente, Santo è il suo nome, e la sua misericordia di generazione in generazione va a quelli che lo temono. Ha messo in opera la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi con i disegni da loro concepiti. Ha rovesciato i potenti dai troni e innalzato gli umili. Ha ricolmato di beni gli affamati e rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo come aveva promesso ai nostri padri, a favore di Abramo e della sua discendenza, per sempre». (Lc 1,46-55)
Riflessione
Non fu neutrale: leggiamo il Magnificat e ci rendiamo conto che Maria si è schierata, ha preso posizione: dalla parte dei poveri … Ha esaltato, così la misericordia di Dio. Santa Maria, come siamo distanti dalla tua logica! Ti sei fidata di Dio e hai scommesso tutto sui poveri, affiancandoti a loro e facendo della povertà l’indicatore più chiaro del tuo abbandono in lui, che “ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti; ciò che è debole per confondere i forti; ciò che è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono”. Noi non ce la sentiamo di rischiare. Quando ci decideremo a fare scelte umanamente perdenti, a non fare assegnamento sulla forza e sul prestigio, sul denaro e sull’astuzia, sul successo e sul potere? Santa Maria, tienici lontani dalla tentazione di servire a due padroni.
Tre Ave Maria
5 dicembre: MARIA, DONNA DI SERVIZIO
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua. Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. (Lc 1,56-58)
Riflessione
Può sembrare irriverente. Eppure questo appellativo, Maria se l’è scelto da sola. Per ben due volte nel vangelo di Luca, lei si autodefinisce serva. “Eccomi sono la serva del Signore; ha guardato l’umiltà della sua serva”. Donna di servizio dunque, a pieno titolo. Al contrario di te, noi facciamo fatica a metterci alle dipendenze di Dio … siamo gelosi della nostra autonomia. Santa Maria, serva della Parola, serva a tal punto che, oltre ad ascoltarla e custodirla, l’hai accolta incarnata nel Cristo, aiutaci a mettere Gesù al centro della nostra vita. Fa che il Vangelo diventi la norma ispiratrice di ogni nostra scelta quotidiana. Apri il nostro cuore alle sofferenze dei fratelli. E perché possiamo essere pronti a intuirne le necessità, donaci occhi gonfi di tenerezza e di speranza.
Tre Ave Maria
6 dicembre: MARIA, DONNA DEL PRIMO SGUARDO
In quei giorni uscì un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirino era governatore della Siria. Tutti andavano a dare il loro nome, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe dalla Galilea, dalla città di Nazareth, salì nella Giudea, alla città di Davide, che si chiamava Betlemme, perché egli era della casa e della famiglia di Davide, per dare il suo nome con Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano là, giunse per lei il tempo di partorire e diede alla luce il suo figlio primogenito. Lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto all'albergo. (Lc 2,1-7)
Riflessione
Sentì il peso fisico di un altro essere che viveva nel suo grembo. Adattò, i suoi ritmi a quelli dell’ospite. Modificò le sue abitudini, in funzione di un compito che non le alleggeriva la vita. Consacrò i suoi giorni alla gestazione di una creatura che non le avrebbe risparmiato preoccupazioni. E poiché era
il Verbo di Dio che si incarnava per la nostra salvezza, capì di aver contratto un debito di accoglienza, da pagare con lacrime. Accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio. Santa Maria, donna del primo sguardo, donaci la grazia dello stupore, perdonaci se i nostri sguardi sono protesi altrove, a cercare altri volti. Tu che hai provato le sorprese di Dio, restituiscici il gusto delle esperienze che salvano e non risparmiarci la gioia degli incontri decisivi.
Tre Ave Maria
7 dicembre: MARIA, DONNA DEL SILENZIO
In quella stessa regione si trovavano dei pastori: vegliavano all'aperto e di notte facevano la guardia al loro gregge. L'angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce: essi furono presi da grande spavento. Ma l'angelo disse loro: «Non temete, perché, ecco, io vi annunzio una grande gioia per tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un salvatore, che è il Messia Signore. E questo vi servirà da segno: troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia». Subito si unì all'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio così: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama». (Lc 2,8-14)
Riflessione
Santa Maria, donna del silenzio, ammettici alla tua scuola. Tienici lontani dalla fiera dei rumori entro cui rischiamo di stordirci, preservaci dal desiderio sfrenato di notizie, che ci fa sordi alla “buona notizia”. Persuadici che solo nel silenzio maturano le cose grandi della vita: la conversione, l’amore, il sacrificio, la morte.
Tre Ave Maria
OMELIA di BENEDETTO XVI
nella solennità dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria
(8 dicembre-2007)
Cari fratelli e sorelle, questa solennità ci raccoglie attorno ad una Madre che ha condiviso le quotidiane fatiche di ogni donna e mamma di famiglia. Una madre però del tutto singolare, prescelta da Dio per una missione unica e misteriosa, quella di generare alla vita terrena il Verbo eterno del Padre, venuto nel mondo per la salvezza di tutti gli uomini.
E Maria, Immacolata nella sua concezione verginale - così la veneriamo quest’oggi con devota riconoscenza -, ha percorso il suo pellegrinaggio terreno sorretta da una fede intrepida, una speranza incrollabile e un amore umile e sconfinato, seguendo le orme del suo figlio Gesù. Gli è stata accanto con materna sollecitudine dalla nascita al Calvario, dove ha assistito alla sua crocifissione impietrita dal dolore, ma incrollabile nella speranza. Ella ha poi sperimentato la gioia della risurrezione, all’alba del terzo giorno, del nuovo giorno, quando il Crocifisso ha lasciato il sepolcro vincendo per sempre e in modo definitivo il potere del peccato e della morte.
Maria, nel cui grembo verginale Dio si è fatto uomo, è nostra Madre! Dall’alto della croce infatti, Gesù, prima di portare a compimento il suo sacrificio, ce l’ha donata come madre e a Lei ci ha affidati come suoi figli. Mistero di misericordia e di amore, dono che arricchisce la Chiesa di una feconda maternità spirituale. Volgiamo soprattutto quest’oggi il nostro sguardo verso di Lei, cari fratelli e sorelle, e, implorando il suo aiuto, disponiamoci a far tesoro di ogni suo materno insegnamento. […]
Per questo, animati da filiale confidenza, Le diciamo: "Insegnaci, Maria, a credere, a sperare e ad amare con Te; indicaci la via che conduce alla pace, la via verso il regno di Gesù. Tu, Stella della speranza, che trepidante ci attendi nella luce intramontabile dell’eterna Patria, brilla su di noi e guidaci nelle vicende di ogni giorno, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen!".